Homo videns

Abstract

In quest'opera, Sartori esplora il crescente impatto della televisione e dei media visivi sulla società e sulla capacità di pensiero astratto dell'essere umano. Egli sostiene che l'evoluzione dei media da forme basate sul testo a forme principalmente visive ha un'influenza significativa sul modo in cui le persone apprendono, riflettono e comunicano. Questo cambiamento, secondo Sartori, comporta una riduzione del pensiero critico e concettuale, poiché il contenuto visivo tende a essere più superficiale e meno adatto a stimolare il ragionamento profondo. L'autore mette in guardia contro le conseguenze negative di una società sempre più orientata alla visione piuttosto che alla riflessione, sollevando preoccupazioni sul futuro della democrazia e della partecipazione civica in un contesto in cui l'immagine prevale sulla parola scritta.

Info

Anno: 1997
Autore: Giovanni Sartori
Editore: Laterza
Città: Roma - Bari
Pagine: 182
Note: Tradotto in Spagna e Messico, Taurus, 1998, 2a ed. 2000, 2003; tradotto in Brasile, Edusc, 2001; tradotto in Turchia, Karakutu Yayinlari (per il 2005); tradotto in polacco, Biblioteca Televiwizia Polska, Varsavia. Ristampe: 2a ed. 1998, 1999, 2000, 2003

Info

Anno: 1997
Autore: Giovanni Sartori
Editore: Laterza
Città: Roma - Bari
Pagine: 182
Note: Tradotto in Spagna e Messico, Taurus, 1998, 2a ed. 2000, 2003; tradotto in Brasile, Edusc, 2001; tradotto in Turchia, Karakutu Yayinlari (per il 2005); tradotto in polacco, Biblioteca Televiwizia Polska, Varsavia. Ristampe: 2a ed. 1998, 1999, 2000, 2003

Abstract

In quest'opera, Sartori esplora il crescente impatto della televisione e dei media visivi sulla società e sulla capacità di pensiero astratto dell'essere umano. Egli sostiene che l'evoluzione dei media da forme basate sul testo a forme principalmente visive ha un'influenza significativa sul modo in cui le persone apprendono, riflettono e comunicano. Questo cambiamento, secondo Sartori, comporta una riduzione del pensiero critico e concettuale, poiché il contenuto visivo tende a essere più superficiale e meno adatto a stimolare il ragionamento profondo. L'autore mette in guardia contro le conseguenze negative di una società sempre più orientata alla visione piuttosto che alla riflessione, sollevando preoccupazioni sul futuro della democrazia e della partecipazione civica in un contesto in cui l'immagine prevale sulla parola scritta.

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